Note filologiche a Epitoma e Prologi di Pompeo Trogo
A Borgna - Bollettino di studi latini: LI, 1, 2021, 2021 - torrossa.com
Bollettino di studi latini: LI, 1, 2021, 2021•torrossa.com
Ampia e duratura è stata la fortuna conosciuta dall'opera di Giustino, oggi generalmente
nota come Epitoma Historiarum Philippicarum Pompei Trogi2. Eppure, nonostante la sua
diffusione, essa resta di non semplice inquadramento, a partire dall'identità e dalla
cronologia del suo autore. Di Giustino, infatti, conosciamo solo il nome e le poche
informazioni deducibili dalla praefatio: nel corso di un soggiorno a Roma si è imbattuto in
una copia delle Storie Filippiche di Pompeo Trogo, da cui ha deciso di trarre una sorta di …
nota come Epitoma Historiarum Philippicarum Pompei Trogi2. Eppure, nonostante la sua
diffusione, essa resta di non semplice inquadramento, a partire dall'identità e dalla
cronologia del suo autore. Di Giustino, infatti, conosciamo solo il nome e le poche
informazioni deducibili dalla praefatio: nel corso di un soggiorno a Roma si è imbattuto in
una copia delle Storie Filippiche di Pompeo Trogo, da cui ha deciso di trarre una sorta di …
Ampia e duratura è stata la fortuna conosciuta dall’opera di Giustino, oggi generalmente nota come Epitoma Historiarum Philippicarum Pompei Trogi2. Eppure, nonostante la sua diffusione, essa resta di non semplice inquadramento, a partire dall’identità e dalla cronologia del suo autore. Di Giustino, infatti, conosciamo solo il nome e le poche informazioni deducibili dalla praefatio: nel corso di un soggiorno a Roma si è imbattuto in una copia delle Storie Filippiche di Pompeo Trogo, da cui ha deciso di trarre una sorta di antologia. Dedica questa fatica ad un anonimo tu, probabilmente il protettore al seguito del quale si trovava in città3. Se questi pochi dati possono comunque delineare un vago profilo biografico, la datazione resta un problema a sole incognite: la critica ha avanzato ipotesi che dal II secolo dC arrivano fino alla fine del IV, ma senza mai trovare accordo largamente condiviso4. È certo, invece, che questo testo ottenne nei secoli un grande successo: dell’Epitoma ad oggi restano più di duecento manoscritti, una diffusione vasta e capillare che ha probabilmente contribuito alla scomparsa dell’originale di Trogo5.
Questa imponente tradizione, studiata soprattutto da Franz Ruehl, è stata suddivisa in quattro famiglie, indicate con le lettere greche τπιγ6. Due di loro (τ e π) in appendice presentano anche il testo dei Prologi in Pompeium Trogum, indici dei singoli libri dell’opera originale e privi di tradizione autonoma7. Del tutto probabile, quindi, che τ e π discendano da un archetipo comune: ad accomunarli non ci sono solo i Prologi, ma anche una lacuna di un centinaio di parole nel testo dell’Epitoma8.
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